Ho iniziato a occuparmi di sostenibilità negli anni ‘90, perché ho sempre pensato che “il mondo ha bisogno di essere cambiato”, curando però di farlo con disincanto per non cadere prigioniero di facili utopie.
Ho attraversato diverse fasi di questa professione lavorando in ONG come WWF, gruppi di comunicazione come WPP e di consulenza come EY. Sono in Collectibus perché ritengo sia arrivato il momento di dare un nuovo impulso alla sostenibilità, integrandola nella strategia attraverso soluzioni agili e digitali, insieme a persone che non “si arrendono alle cose così come sono”.